La Volkswagen ha pubblicato i risultati del terzo trimestre del 2024, che segnano un calo dello 0,5% nei ricavi (78,5 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e un utile che passa da 4,35 miliardi dello stesso periodo del 2023 a 1,58 miliardi: un calo del 63,7% (che porta il consuntivo da inizio anno al -30,7%). “I risultati dei primi nove mesi riflettono un contesto di mercato difficile e sottolineano l'importanza di implementare i programmi di performance in tutto il Gruppo”, spiega Arno Antlitz, cfo del gruppo. “Dopo nove mesi il brand Volkswagen ha registrato un margine operativo di appena il 2%: ciò evidenzia l'urgente necessità di ridurre significativamente i costi e incrementare l'efficienza”, conclude Antlitz.
I risultati finanziari. Il risultato operativo è di 12,9 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, il 21% in meno rispetto al 2023 (16,2 miliardi di euro); nell'ultimo trimestre il margine operativo è passato dal 6,2 al 3,6% (dal 6,9 al 5,4 da gennaio). Un risultato, spiega la Casa tedesca, “impattato dalla performance del gruppo di brand core e da significative spese di ristrutturazione (2,2 miliardi di euro, ndr), nonché da maggiori costi fissi e da spese per l'introduzione di nuovi prodotti”. Cresce leggermente il fatturato complessivo, che passa dai 235,1 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2023 ai 237,3 miliardi del 2024, con un incremento dello 0,9%, dovuto principalmente “ai maggiori volumi nel business dei servizi finanziari”. Il fatturato automotive ha invece registrato una contrazione dell'1% rispetto all'anno precedente per via dei minori volumi di vendita (6,5 milioni di auto consegnate, con un calo del 4,4% rispetto al 2023; -8,3% nell'ultimo trimestre). Crescono intanto gli ordini in Europa: +9% nei primi nove mesi del 2024 rispetto all'anno precedente (+27% nell'ultimo trimestre).
"Aperto il vaso di Pandora". Nel frattempo, a Wolfsburg le tensioni tra i sindacati e l'azienda non accennano a diminuire. Di fronte alla possibilità sempre più concreta che tre stabilimenti vengano chiusi definitivamente (oltre al taglio degli stipendi e le altre misure di contenimento dei costi), i lavoratori hanno minacciato uno sciopero generale. “Lo dico molto chiaramente, la Volkswagen ha aperto il vaso di Pandora quando ha cancellato gli accordi sindacali degli anni precedenti, ha messo a repentaglio la fiducia dei suoi dipendenti, e adesso deve lavorare per recuperarla”, ha dichiarato il sindacalista di IG Metall Thorsten Groeger. “Se così non dovesse essere, non vedo alternative a un'escalation nelle trattative”. Alla situazione poco tranquilla in Germania si aggiunge anche l'ulteriore tensione provocata dalla decisione dell'Unione Europea di approvare i dazi per le auto elettriche prodotte in Cina, e che entreranno in vigore già dal 31 ottobre.