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Labate: “Anche la nuova Leon sarà plug-in”

Il marchio Cupra è molto giovane, ma ha piani ambiziosi. Ne abbiamo parlato con Antonino Labate, Direttore Strategia, Sviluppo Business e Operations, con cui abbiamo fatto anche il punto su strategie, nuovi arrivi e obiettivi. Lo abbiamo incontrato in occasione del test della e-Racer full electric destinata alle competizioni nel 2020.

Qual è la situazione del marchio Cupra a un anno e mezzo dal lancio?

Cupra ha cominciato il 2019 infrangendo record di vendite ogni mese. Abbiamo consegnato dopo nove mesi 18.000 vetture, con una crescita del 75 per cento. Parlo di Ateca e della famiglia Leon, berlina e station ST. Questo conferma che siamo sulla strada giusta, che il marchio funziona: inoltre, abbiamo quasi completato il piano della rete, con 235 “angoli” all'interno dei concessionari Seat. E abbiamo presentato il futuro di Cupra con Formentor e la concept Tavascan.

Giusto la Formentor: quando si vedrà in concessionaria?

Il suo debutto sul mercato europeo è pianificato entro il secondo trimestre dell'anno prossimo. Motorizzazione? La concept che abbiamo mostrato a Ginevra era ibrida plug-in. Al momento opportuno annunceremo la dimensione della gamma, però credo si possa dire che avremo i nostri motori a combustione.

Dove andrà a posizionarsi il marchio Cupra in rapporto agli altri brand sportivi europei?

Abbiamo affermato sin dall'inizio che il posizionamento del brand era in quello spazio di mercato compreso tra il mass market e il premium. E lo confermiamo. Abbiamo individuato questa “zona” non coperta e puntiamo a una clientela tra i 35 e i 55 anni, abbastanza facoltosa. La cosa più importante è che cerchiamo un mix equilibrato tra uomini e donne, nonostante il marchio sia sportivo. La sfida di Cupra è proprio quella di reinventare la sportività, in cui l'elettrificazione sia irreversibile. Una tecnologia nella quale crediamo molto, anche nelle corse.

L'arrivo della nuova Leon, nel 2020, cambierà la vostra offerta?

Sì, nella nuova famiglia Leon avremo la berlina cinque porte e la station ST Cupra, entrambe equipaggiate con motorizzazione plug-in hybrid, come previsto per la Formentor. Anche se non si esclude il solo motore termico.

Per quanto riguarda Tavascan, l'orizzonte è un po' più lungo…

Certo, oggi è una concept, che mostra quello che si può realizzare con la combinazione tra la tecnologia 100% elettrica e l'emozionalità offerta dal design. Se sarà approvata, ne annunceremo l'ingresso in produzione.  

Quella definitiva se l'aspetta meno estrema della concept?

Sfrutto un esempio parallelo, cioè quello della Formentor: la concept presentata quest'anno al Salone di Ginevra e la vettura che andrà in produzione sono molto vicine.

Nel caso la Tavascan diventasse di serie, vede il mercato europeo ricettivo, o state valutando altri mercati?  

Nella strategia globale di Cupra c'è questa sfida di avere un'espansione anche al di fuori dell'Europa. Si guarda con molto interesse al Sudamerica, al Nordafrica, e ovviamente Cupra è una delle candidate a essere presente in Cina nell'ambito dello sviluppo della joint venture tra Volkswagen, Gac e Seat. La Cina, quindi, sarebbe estremamente interessante per noi. Poi, nonostante ciò, siamo convinti che negli anni a venire un'auto elettrica fascinosa come questa potrebbe incontrare favori anche nel Vecchio continente.  

Quali potrebbero essere le sue rivali?

Se si parla di dimensioni, immaginiamo come competitor modelli come la BMW X4, la Mercedes GLC. Se invece guardiamo il tutto dal punto di vista della Suv coupé elettrica, potremmo citare la Polestar 2, o la futura Tesla Model Y. Vedo invece meno vicine l'Audi e-Tron o la Mercedes EQC.   

Quale potrebbe essere per Cupra un mix realistico di motorizzazioni nei prossimi due o tre anni?

Questo è un tema molto interessante: Cupra ha questa proiezione di essere sempre più presente nelle vetture elettrificate: questo è il futuro. E lo affronteremo con la tecnologia di cui disponiamo all'interno del gruppo Volkswagen, la piattaforma Meb o con altro che arriverà. Sarà una conversione graduale. Due o tre anni, però, mi sembra un lasso di tempo troppo breve, perché tutto sia definito.

Che cosa rappresenta l'e-Racer e cosa vi aspettate dal motorsport elettrico?  

Noi siamo un po' i precursori, abbiamo sviluppato l'auto, la tecnologia. C'è voluto tempo, però oggi la e-Racer è una realtà, dopo tanti test. Quest'auto rappresenta un po' il manifesto di come noi immaginiamo l'idea della sportività, non solo nell'ambito stradale, ma pure in quello racing. Particolarmente in quest'ultimo ambiente credo ci sia davvero bisogno di un nuovo impulso, e l'elettrico ha tanto da raccontare.  

E poi potrebbe aiutare a sdoganare l'alimentazione nella serie…

Sì, perché oggi si discute molto che l'elettrico sia noioso, poco emozionale. Quello che Cupra sta facendo è dimostrare proprio che l'elettrico è prestazionale, è divertente e ha un design accattivante.

Mi conferma che correrete l'anno prossimo con la e-Racer?

Noi siamo pronti, abbiamo ingaggiato Mattias Ekström, che è un grande pilota, mentre i dettagli spettano all'organizzatore, Wsc Group. Il regolamento tecnico dell'auto c'è, quello che possiamo dire, parlando di possibili competitor, è che la Hyundai a Francoforte ha presentato la sua Veloster N Etcr. Quindi, credo che loro ci saranno.




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