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Una compatta in carriera, dal futuro già scritto

Tra i costruttori che continuano a credere nelle compatte c'è indubbiamente la Skoda. A poco più di un anno dal lancio della quarta generazione della Fabia, la Casa boema ha già confermato la futura introduzione di un modello elettrico pronto a raccoglierne l'eredità. Per anni un po' oscurata dall'ingombrante presenza della “cugina” Volkswagen Polo, la segmento B di Mlada Boleslav ha fatto emergere col tempo la propria personalità, ritagliandosi uno spazio nel quale prova a mettersi sempre più in mostra l'ultima serie, che ha ancora una lunga carriera davanti. Ma il meglio, come si suol dire, probabilmente deve ancora venire. Perché la futura Skoda elettrica compatta beneficerà della svolta, nel posizionamento del marchio e nello stile, anticipata recentemente dalla concept Vision 7S.

Ieri. Gli esordi della Fabia (1999) anticipano di un soffio il nuovo millennio. Da subito la Casa punta su un'offerta multipla, che alla classica hatchback affianca la berlina a tre volumi e la wagon. Sviluppata sulla base della Polo, viene declinata in una variante, la RS, dall'anima sportiveggiante ma con un motore diesel da soli 130 CV. È il punto di partenza che dal 2003 sancisce il sodalizio tra la compatta boema e il mondo dei rally, con la partecipazione al WRC. Anche la seconda serie, in vendita nel 2007, ripropone il binomio tra berlina a due volumi e giardinetta, con una gamma improntata su motori diesel e benzina a tre e quattro cilindri. Ristilizzata nel 2010, viene proposta anche nella versione RS con l'1.4 benzina turbo da 180 cavalli della Polo GTI e, per la prima volta, presentata nella serie speciale Monte Carlo (2011). La terza generazione (2014) dà una svolta nello stile, più dinamico al frontale, ma decide di rinunciare alla variante RS (scarse vendite) benché la Casa scelga di impegnarsi nel rally (Europeo e WRC-2) con la Fabia R5.

Oggi. La Skoda Fabia completa la sua maturazione con la quarta serie, quella attuale, lanciata nel 2021. La compatta dell'est finalmente abbraccia – anni dopo le cugine Polo e Seat Ibiza – il pianale Mqb A0 del gruppo Volkswagen. È un'auto più spaziosa (anche perché “salta” a 4,11 metri di lunghezza), con un bagagliaio di 380 litri, ma anche più agile su strada. Insieme alle dimensioni, cambiano le proporzioni e il design si fa sempre più dinamico. Gli interni sono high-tech: cruscotto digitale per la strumentazione, tablet per l'infotainment, con misure fino a 9,2”. Un'aerodinamica efficiente e motori moderni ne fanno un'auto parca nei consumi nonostante, sino ad oggi, la gamma – orfana del diesel e della variante station wagon – offra esclusivamente versioni a benzina, totalmente prive di elettrificazione.

Domani. Come detto, la Fabia attuale ha appena iniziato la propria carriera, che prevede un ciclo di vita completo, ma la Skoda ha già annunciato – e confermato - l'arrivo di una sua erede (spirituale) a propulsione unicamente a batteria. In base agli ultimi piani comunicati, la data di presentazione sarà il 2026. Il modello farà parte della triade, realizzata sulla variante più compatta della piattaforma Meb, che comprende anche la Volkswagen ID.1 e la Cupra Urban Rebel, e punta a democratizzare l'elettrico: ciò significa un prezzo d'attacco che, compatibilmente con l'evoluzione dei costi industriali nel prossimo quinquennio, potrebbe collocarsi tra i 20 e i 25 mila euro. D'altronde, la vettura sarà tarata principalmente sull'utilizzo urbano, e perciò la formula dovrebbe prevedere un taglio di batteria calibrato ad hoc. Ma l'aspetto più importante, nonché l'unico a oggi concretamente anticipato attraverso un teaser ufficiale, è che la sostituta elettrica della Fabia avrà probabilmente una carrozzeria più alta e muscolare, che ammicca al genere crossover. Con uno stile, ispirato alla concept Vision 7S, che promette davvero un bel salto di qualità.




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